Sentiamo spesso parlare di design, tanto da averla resa una parola “abusata” in molti contesti. È per questo che noi preferiamo parlare di “disegno”. L’atto del pensiero messo nero su bianco. Ci piace rappresentarci come coloro che si siedono e impiegano il proprio tempo per “dare vita” a quello che la mente ha generato. È vero che “disegno”, inteso come progetto, significa molto di più dell’atto di fare uno schizzo.
Noi di TeknèItalia teniamo molto a questo aspetto, tant’è che le nostre coppe ne sono forse la più chiara manifestazione. Sono il risultato di un’idea, che da una bozza è poi diventata un vero e proprio progetto. Un’idea che ha trovato nel supporto matematico e progettuale dello studio della sezione aurea e della ricerca dei materiali la sua forza. Le nostre coppe possono essere considerate l’emblema del “disegno all’italiana”.
Ossia di quel modo di percepire “l’Arte del Saper fare” come qualcosa in più. Ce l’hanno insegnato prima i greci fino a trovare la massima espressione nel Rinascimento Italiano. Il concetto stesso di “Teknè”, che non per nulla è parte del nostro nome, è l’elemento che ci contraddistingue. La conoscenza delle regole per “saper fare”, l’importanza della tradizione, del lavoro artigianale ma anche dello studio costante fanno parte dei nostri valori. La nostra capacità tecnica si distingue nell’implicazione di un metodo e di una strategia nell’identificazione precisa degli obiettivi e dei mezzi più opportuni per raggiungerli.